La MIA “buona scuola”

Benissimo, a quanto pare la “buona scuola” è legge.

E con essa anche quella parte andata in sordina mediatica in cui la scuola sarebbe chiamata a promuovere l’eliminazione di ogni discriminazione di genere.

Già. Perché in Francia hanno appena abbandonato il progetto, ma noi si prova lo stesso a seguire questa strada.

Lasciatemi semplificare, perdonatemi la banalizzazione. L’ideologia gender non dice altro che questo:

 

“tu fondamentalmente non sei né maschio né femmina, ma sta a te bambino/a decidere cosa vuoi essere.

Non ti preoccupare: la società non ti metterà pressione. Devi essere libero ed uguale agli altri.

Perché tu non sei diverso da nessun altro.”

 

La MIA buona scuola. Reminiscenze di scienze dai lontani anni liceali mi portano alla memoria quella parolona… com’era? supercalifragilistichespiralidoso… no, no. Eccola: acido desossiribonucleico.

(che poi lo chiamavi sempre DNA perché sennò era disastro assicurato)

Già la mia insegnante mi aveva detto che ognuno di noi ha un DNA unico e specifico, e che quindi ognuno di noi è un essere speciale e diverso da tutti i miliardi di altri esseri umani apparsi nella storia.

Poi c’era un’altra cosa… aspetta: il cromosoma Y.

 

Ora la matematica non la sopportavo, e ritrovare X e Y anche dentro di me mi spaventava, e non poco.

“Si Giacobbe, tu sei maschio perché quando sei stato concepito la tua coppia cromosomica era XY, altrimenti saresti stato una femminuccia con un bell’XX”.

“Prof, mi sembra chiaro io sia XY, decisamente XY”.

La scienza. Questa meravigliosa creatura che quando è di comodo viene chiamata, quando invece d’intralcio viene ignorata. Triste destino, il suo.

Due cose mi ha insegnato lei.

La prima è che quando vieni concepito o sei XX o sei XY. Non ci sono alternative, e niente e nessuno potrà agire per modificare questo patrimonio genetico.

Ogni tua singola cellula per tutta la tua vita ti dirà che sei XX oppure che sei XY: questo sei tu, e questo sarai sempre che tu lo voglia o meno.

Un’altra cosa. La scienza, la grande e meravigliosa scienza che se indagata in profondità porta sempre più vicino a Dio, come disse un celebre filosofo.

Ecco questa scienza mi dice che nel 2015 per originare una vita umana ho ancora bisogno di un seme maschile e di un ovulo femminile.

Alternative? NESSUNA.

 

La natura discrimina allora? No, perché la diversità è il più grande dono che Dio abbia fatto all’essere umano

– è il come invece lui abbia (ab)usato di questa diversità, che costituisce il vero problema –

 

Ecco la MIA buona scuola: insegnare ciò che la vera scienza dice, e non ciò che alcune ideologie vogliono propinare.

Perché, e qui concludo, questa ideologia non ha NULLA di scientifico (nel senso epistemologico del termine).

 

Past. Giacobbe

 

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