Omegle – La chat Senza Regole per Fare Sexting

OMEGLE

Una parolina a me sconosciuta fino a qualche giorno fa, quando mi sono ritrovata a leggere un articolo del Tg.com. Uno di quegli articoli che ti fanno accapponare la pelle e ti fanno venire voglia di prendere i tuoi figli, chiuderli in casa, senza internet ne tv, e buttare la chiave!

Penso: ‘Certo che io non sono mai informata su queste ultime trovate del web’….e poi mi chiedo se sono sola nella mia disinformazione o se sono in lieta compagnia.

Decido, così, di fare un sondaggio su Facebook.

Nel mio post chiedo quanti conoscono Omegle e Kik. Su circa 90 persone che mi hanno risposto, solo 11 conoscevano (più o meno) di cosa stavo parlando.

Bene. O male? Non sono la sola a non saperne nulla.

Decido di fare qualche ricerca in più e di scrivere questo articoletto. Sicuramente non è esaustivo, ma dà un’infarinatura che dovrebbe bastare per allertare le nostre, spesso ingenue, antenne genitoriali.

L’articolo in cui mi sono imbattuta su tg.com recitava:

PEDOFILI IN AGGUATO SU OMEGLE, LA CHAT SENZA REGOLE PER FARE SEXTING.

Letto d’un fiato. Inorridita in un attimo!

Immediatamente mi butto su ‘sotuttoiogoogle’ e scopro un mondo. Un orribile, incredibile, assurdo, spietato e pericolosissimo mondo in cui, con una facilità estrema, chiunque può iniziare a chattare con emeriti sconosciuti.

Ed è proprio questo che viene inneggiato nello slogan del sito: TALK TO STRANGERS.

Il vecchio e saggio monito della mamma: ‘Non parlare con gli sconosciuti’ va letteralmente a farsi benedire!

Per accedere a OMEGLE non è necessario registrarsi, basta digitare l’url (l’indirizzo del sito), nessuna mail, nessun numero di telefono, nessun nome. Totale distruzione delle chat una volta concluse. Entri, e in pochissimi minuti sei dentro nel mondo della sex chat.

Questo è il nuovo social network che spopola tra gli adolescenti e che desta la preoccupazione di polizia ed esperti, perché dietro quelle conversazioni in cui imperano sesso e perversione, ci sono in agguato adescatori e pedofili.

È un pericolo concreto.

L’adolescente, desideroso di trasgressione e emozioni forti, si ritrova a poter scegliere tra solo testo, solo video o versione ibrida. Si clicca sul tasto ‘start chat’ e si è lì, nel mondo del proibito…magari sul divano, accanto a genitori felici che il loro figlioletto abbia scelto di stare a casa con loro piuttosto che andare in giro con gli amici!

OMEGLE spesso viene associato a KIK, un altro social di messaggistica istantanea che permette agli utenti di condividere foto, disegni, emoticons, messaggi vocali e altri contenuti. La conversazione iniziata su omegle viene quasi sempre rimandata qui, perché dall’anonimato si passa alla concretezza e cioè: il numero di telefono. In questo caso, è prevista la registrazione.

La fascia di età media che frequenta questi siti? Dalla seconda media alla quinta superiore….

Ho voluto provare.

Entro immediatamente nel sito, con una facilità incredibile pure per me, che sono estremamente antiteconologica. Nella home page, oltre a spiegare come funziona il social, c’è una frase surreale: ‘State attenti perché i predatori usano Omegle’….. vado oltre a questa frase, sempre più interdetta.

Entro in chat e in un nano secondo mi contatta un: M.40 etero.

Mi disconnetto. Non ce la faccio. Il pensiero che dall’altra parte ci sia…chi? Magari è un ragazzino di 14 anni oppure un adulto in cerca di trasgressione. Non fa per me.

Ma ho potuto toccare con mano quanto facile sia entrare in contatto con chiunque.

Ed è proprio quel chiunque a costituire il pericolo per i nostri ragazzi.

Il mio sondaggio su Facebook voleva essere proprio un termometro che misurasse la nostra conoscenza sui nuovi pericoli del web.

Consapevole del fatto che non è possibile stare al passo con tutto e non è possibile conoscere tutti i nuovi rischi della rete, credo sia fondamentale che soprattutto noi genitori usciamo un po’ dal nostro mondo fatato in cui i nostri figli non farebbero mai una cosa del genere…

Una psicologa un giorno mi disse che tutti gli adolescenti hanno un mondo segreto.

Ecco, è questo mondo segreto che, per quanto sia giusto e legittimo che resti segreto, deve però in qualche modo essere tenuto d’occhio, magari da lontano, magari in silenzio, dietro le quinte della vita dei nostri figli, ma sempre vigili e informati e mai sprovveduti.

Mai sprovveduti.

Restiamo al passo, genitori, per quanto sia faticoso, per quanto sia frustrante, per quanto possa essere disgustoso e terrificante, restiamo al passo.

Informiamoci e parliamone. Prendiamo i nostri ragazzi e parliamo con loro.

SE LORO ABBASSERANNO LO SGUARDO PER L’IMBARAZZO, NOI NON GIRIAMO LO SGUARDO PER LA PAURA.

SE LORO STARANNO IN SILENZIO, APPROFITTIAMO PER DARE SPIEGAZIONI.

SE SI GIUSTIFICHERANNO, ASCOLTIAMOLI, MA NON LASCIAMO CORRERE.

Non abbassiamo la guardia.

Mai come in questo momento storico è fondamentale essere genitori consapevoli e non sprovveduti.

Preparati ma non giudicanti. Giusti, ma non accomodanti.

Omegle e kik sono gli ultimi, ma non ultimi, pantani del web in cui i nostri ragazzi possono rimanere invischiati. Noi come genitori siamo chiamati a vigilare. A 360 gradi.

Non con paura e ansia, ma con consapevolezza e preparazione, sapendo che, per quanto i nostri ragazzi abbiano imparato a discernere tra le cose giuste e quelle un po’ meno giuste, saranno sempre messi davanti a delle scelte. Ecco. Se loro sanno che noi siamo informati e il nostro amorevole fiato è sul loro (a volte assai duro) collo, forse possiamo evitare che cadano in trappole da cui può essere difficile uscirne. Forse. Non è una certezza, ma è una possibilità.

Omegle, kik, sexting (praticare sesso virtuale con sconosciuti) e tanti altri universi paralleli che gravitano intorno alle nostre vite e a quelle dei nostri figli.

Conoscere per proteggere. Conoscere per informare. Conoscere per far crescere.

Questo il nostro dovere.

FATICOSO? SI’!

FRUSTRANTE? A VOLTE!

EFFICACE? NON LO SO!

FONDAMENTALE? ASSOLUTAMENTE!

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