Lo ammetto… decisamente banale! La foto intendo. E gli auguri… tutti gli anni lo stesso iter: “Auguri. Auguri. Grazie. Prego. A te. All’anno prossimo.”

Però è bello così, non voglio cambiare nulla, per carità.

Quindi auguri!

E ora, si dovrebbero dire i sogni per questo nuovo anno. Giusto? I desideri più grandi… le speranze. Gli obbiettivi… E io ne ho, davvero. Tanti.

Ora potremmo, potremmo tranquillamente srotolare un infinito elenco di desideri e propositi per questo nuovo anno.

“Nuovo” poi. Interessante il concetto del nuovo riferito al tempo.

Ma… pensavo ad una cosa.

Forse Dio è più interessato a proseguire ciò che ha già iniziato con noi, e che di certo non vorrebbe lasciare a metà solo perché siamo troppo impegnati ad immaginare il nostro “nuovo” anno.

Allora mi fermo. Mi guardo indietro. Guardo avanti e…

“Signore mio, che i tuoi desideri per noi, i tuoi propositi per la nostra vita, ciò che hai compiuto in noi sinora… possano avere una normale continuità anche domani.”

Nulla di più.

Solo, voglio che il nostro umano voler decidere tutto “perchèlavitaèmiafaccioquellochevoglioio” non possa MAI cambiare quello che Lui hai preparato per noi.

A questo punto voglio essere sintetico. Concedetemelo: facciamo finta di ripartire da zero. Riscriviamo il post:

Auguri. Buon Anno. Desideri per questo nuovo anno?

UNO. 

FAR SORRIDERE DIO, 

OGNI GIORNO, 

QUANDO IL SUO SGUARDO SI POSA SU DI ME.

Sapendo che se Dio sorride, sorriderò anch’io. 

Past. Giacobbe