Natale: no Jesus, no Party!

Prima di tutto, questo: senza Gesù non ci sarebbe il Natale.


Lascia stare Babbo Natale e le sue amiche renne, a Natale è Gesù che si festeggia. Già, infatti puoi togliere qualunque cosa: il presepe con l'asino e il bue, l’albero e le mille luci, i regali... ma finché c'è Lui, hai anche il Natale - buon compleanno a Te.

Vi ricordate quella pubblicità dove il bel George (Clooney) si presentava a un party munito della bottiglia giusta per far decollare la festa? Beh, Natale è un po' così. E' il nostro party.
Anzi, in realtà - permettetemelo forse desideriamo che ogni giorno della nostra vita sia un po' un party, da vivere in modo felice con quell’atmosfera che solo le belle feste sanno dare!

Allora le proviamo tutte: lottiamo e facciamo a sportellate con i colleghi per fare un’ottima carriera, per guadagnare più soldi. Poi con quei soldi ci compriamo una macchina più bella, una casa più bella. Andiamo in vacanza in posti meravigliosi. Cerchiamo in tutti i modi di rendere la nostra vita un party.

Ma ci riusciamo davvero?

Allora diciamo: per essere felice, per riuscire a vivere la mia vita come fosse un party devo semplicemente guadagnare ancora un po’ di più, avere una casa ancora più grande, avere una macchina ancora più veloce.

E viviamo in quest’attesa che prima o poi la nostra vita diventerà un party, con questa grande paura che invece per noi possa esserci un NO PARTY!

Ogni giorno indossiamo una maschera. Sì, ci mettiamo la maschera della persona felice, della persona di successo, del padre o della madre di una famiglia perfetta, del marito o della moglie perfetti. Tutto perfetto. Senza problemi. Perché? Perché noi vogliamo far vedere a tutti che la nostra vita è un Party!

Viviamo ogni istante del nostro viaggio come su di un palco, con l’ansia da prestazione, l’ansia di apparire belli e perfetti, quelli che vivono in festa ogni giorno. Quelli che: “ciao come va?” “oh, benissimo!”, mentre magari tuo marito ti ha appena tradita, oppure tuo figlio ti ha appena detto che ti odia, oppure forse semplicemente ti sei reso conto che non sei felice, che non lo sei mai stato.

E hai paura che, forse, non lo sarai mai.

Però sei li su quel palco e non puoi - NON PUOI - far vedere chi sei. La società ti assalirebbe! Ognuno al proprio posto, ognuno a giocare la propria parte! Siamo nel mondo delle bellezze e delle forme, nel mondo delle apparenze: niente va male. E tu lo ripeti nella tua mente come un mantra continuo: niente va male, niente va male, niente va male.... tutto va bene...tutto va bene...tutto va bene....

Oggi, però, prova. Scendi giù da quel palco, vieni giù. Non continuare a fare quello che tutti si aspettano da te, non continuare a recitare. Siamo onesti con noi stessi: non sempre tutto va bene, non sempre le cose sono quelle che vorremmo. Grandi sono i drammi che a volte ci sconvolgono. 
Non fingere. Almeno con te stesso.

Non è quello che hai che determina se avrai un Party. E’ quello che non hai.

C’è una lettera scritta ad una chiesa della Turchia, e che troviamo riportata nell’Apocalisse, dove Gesù dice

“Ecco io sto alla porta e continuo a bussare. Se uno sente la mia voce e mi apre, io entrerò e ceneremo insieme, io con lui e lui con me.”

Gesù sta aspettando di fare un Party nella tua vita! Gesù aspetta di poter rivoluzionare tutta la tua vita!

Ma non c’è nulla di religioso in tutto questo, non c’è nulla di bigotto, nulla di nulla! 
C’è solo la persona che ti ha amato più di ogni altra in tutta la tua storia che è fuori dalla tua vita e ti dice: io sono qui, aspetto, ma non entrerò se non lo vorrai. No Jesus, No party.Ma se mi apri, faremo una grande festa, mangeremo e staremo insieme!

La tua vita è troppo preziosa per continuare a viverla semplicemente recitando la parte di qualcun altro. Dio ti vuole protagonista di te stesso, un protagonista felice.

Perché la tua vita sia un Party, ci vuole Gesù.

Questa è la formula.

Non puoi avere acqua senza due atomi di idrogeno e uno di ossigeno.
Così non puoi avere un vero party nella tua vita senza Gesù.

Ti dirò di più: il festeggiato sta fuori e bussa. E anche se fuori c’è una maniglia, e lui potrebbe aprire la porta, ha scelto di non farlo. E’ li, e aspetta che tu apra la porta. Ha portato tutto per una meravigliosa cenetta. 
Ma è fuori e aspetta - tanto con lui il cibo non si raffredda...

Gli Aprirai?

Buon Natale.
Festeggia con il Festeggiato.

Past. Giacobbe

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