Pasqua. Siamo qui, un’altra volta, un altro anno.
– Buona Pasqua
– Grazie
– Non mangiare troppo cioccolato
– Ehm… troppo tardi
E giù chili e chili di uova pasquali corredate da colombe così gonfie di crema che di volare non sarebbero capaci, neanche ad avere sotto i motori di un jumbo jet.
Ma poi la Pasqua alla fine, che cos’è?
Prima di chiudere la finestra e tornare a quello che stavi facendo NO, non ti preoccupare, non farò un’analisi storico-culturale dell’origine della Pasqua. Permettimi però di fare una cosa: collegare questa festa ad una parola.
Pasqua infatti per me è essenzialmente VITA.
Consapevolezza che quello in cui credo non è una statua impolverata e neppure un soprammobile da camera.
Perché se la colomba è motta, Gesù è ancora decisamente vivo.
Lui è la sorpresa più bella di questa Pasqua 2017, perché più lo conosci e più ti sorprendi di chi Lui è.
Relegato spesso al ruolo di muta apparizione in scure chiese adornate a lutto, Gesù ancora oggi vive ed è vivente.
Saperlo vivo stravolge l’esistenza, conferisce nuovi sentimenti di gioia e allegrezza.
Ti fa sentire un po’ come al primo giorno di primavera dopo un inverno rigido e freddo.
Perché sai che Lui non è mai troppo lontano, ma è proprio li vicino a te. In ogni momento, in ogni attimo.
Ma è gentile, perché si mostra a chi lo cerca, dona a chi chiede e apre a chi bussa.
Questo è il suo stile: a gentleman style.
Allora Buona Pasqua,
mentre sarai impegnato tra uova colombe e sorprese…
mi auguro che tu possa sorprendere te stesso – perché non è mai troppo tardi per tornare da chi ci ama, mai troppo tardi per amare, mai troppo tardi per riabbracciare chi ci sta aspettando.
Past. Giacobbe
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